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Dents du Midi dal lago di Salanfe, la Haute Cime (3257 m.) è la punta più a sinistra |
Ma un giorno rientrando da un’escursione su un’altra montagna della zona, Christophe indicandoli mi dice:” Quella è una delle prossime mete, diciamo tra un mese quando mi sarò fatto un po’ di fiato”.
“I Dents du Midi?!” rispondo stupita “e come fai ad arrivarci là in alto?”
“Oh, vai prima al rifugio, poi parti al mattino presto e piano piano arrivi sulla Haute Cime. L’ultima parte è tutta sassi che scivolano verso il basso, ma ne vale la pena, la cima è impressionante”.
Così questa montagna bellissima diventa uno dei miei sogni con possibilità di realizzazione. Christophe in realtà ci rinuncia perché il fiato gli resta corto nonostante altre montagne, così parto con Bill.
Ci sono due approcci alla Haute Cime: Salanfe e Susanfe, ai lati opposti del passo di Susanfe. Scegliamo il primo verso il rifugio e il lago di Salanfe. La montagna è maestosa vista da qui come si vede nella prima foto; la Haute Cime, che è la vetta più alta del gruppo culminando a 3257 metri, è la punta più a sinistra.
Passo la serata ad ammirarla emozionata mentre il cielo si rannuvola.
Al mattino alle 6.30 siamo pronti a partire ma piove! Aspettiamo un’ora sperando in una schiarita che non arriva e allora partiamo lo stesso nella pioggia fina. Niente di che, ma più su il terreno sarà molto scivoloso. Saliamo verso il passo di Susanfe e insieme alla pioggia comincia a scendere la nebbia, poi si alza il vento e, arrivati al passo, nevica.
Bufera di neve a metà luglio! Bill sbaglia percorso, confuso per un momento nella luce bianca e diffusa che vela tutto, ma presto qualcuno lo avvisa e ritorniamo sui nostri passi. Troppo rischioso: si torna giù! Così scendiamo lungo il versante opposto del passo sui sassi scivolosi fino al rifugio di Susanfe.
Primo tentativo alla Haute Cime fallito!
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Haute Cime da Susanfe, sulla via verso il passo di Susanfe |
Al mattino dal rifugio vediamo la montagna illuminarsi nella luce dell’alba. Saliamo al passo di Susanfe, poi da qui su terreno più ripido al Col des Paresseux dove chi è troppo stanco per continuare in genere si ferma trovando riparo momentaneo tra le rocce prima di ridiscendere a valle.
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Passo di Susanfe (2494 m.) |
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Nei pressi del Col des Paresseux |
Noi continuiamo tra sassi e spuntoni rocciosi finché sotto i nostri piedi c’è solo uno strato di pietre che ad ogni passo in avanti ci riporta un po’ in giù. Un po’ di fatica, ma guardo la meta e avanzo.
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Verso la cima |
Sulla Haute Cime |
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Les Doigts dalla Haute Cime |
Paesaggio selvaggio affilato, definito nei suoi tratti decisi, una combinazione di punte e piani rocciosi variamente inclinati, ci si muove tra gli interstizi, toccando, accarezzando la roccia. Ci sediamo dove si può, grati ospiti della Haute Cime per qualche minuto.
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Veduta dalla Haute Cime |
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Sulla via del ritorno |
Cime de l’Est (3178 m), Forteresse (3164 m), Cathédrale (3160 m), Eperon (3114 m), Dent Jaune (3168 m), Les Doigts (3205 m e 3210 m), Haute Cime (3257 m).
La Cime de l’Est è più difficile da raggiungere rispetto alla Haute Cime.
Map
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