Mi sembra impensabile trovare un villaggio qui, isolato da ogni altra comunità umana.
Il villaggio di Samdo |
Impensabile pure la conversazione che a un certo punto verte su Justin Bieber, a me sconosciuto, tanto che domando alla guida: “E’ nepalese?”
Prima che il cielo diventi impenetrabile anche alla luce salgo tra le case di Samdo. Gli abitanti sono quasi tutti al coperto, o forse altrove a trasportare tende e vettovaglie per i sentieri del Nepal.
Ma ci sono dei bambini che non si nascondo quando mi vedono, anzi scendono dalla terrazza da dove guardavano cadere la neve per giocare con me.
Si rincorrono un poco, minacciandosi con archi e frecce, che poi puntano scherzosi su di me.
In uno spiazzo davanti a una schiera di case se ne sta uno yak solitario, immobile anche al mio passaggio, a prendere il fresco?
Una donna va a cavare acqua da una fontana accompagnata da un bambino.
Sembra che nessuno senta freddo.
Per me è freddo, umido e cupo. Trovo che oggi Samdo sia un villaggio invivibile.
Mi piace sorridere insieme alle persone che incontro, chiacchierare a sguardi, ma io me ne andrò presto.
Perché la gente resta e non scende al vicino villaggio di Samagaon verso un clima e una vita più amichevoli?
Links: Giochi a Samdo
Larkya La
Nessun commento:
Posta un commento