venerdì 29 aprile 2016

Cavalcando il Drago a Longji

A piedi lungo il dorso del Drago, arrampicandosi tra le sue scaglie aguzze, è un’esperienza tipicamente cinese. Draghi ce ne sono sparsi per il paese e sono indubbiamente affascinanti. Cavalcarne uno  è realizzare un sogno.
Bada, qualsiasi sogno.

 
Le terrazze di riso di Longji
Un poco a nordovest di Guilin, il drago di Longji si allunga sulle colline tra villaggi Zhuang e Yao, minoranze etniche della regione. Zona degna di un Drago naturalmente, verde intensa, florida, traboccante di linfa.

Pingan
Al villaggio Zhuang di Pingan dormiamo in una casa di legno con una terrazza che si apre sulle forme magnifiche della creatura.
Sogna in grande.
 

Ci incamminiamo il mattino dopo, lasciandoci presto alle spalle le poche case di Pingan, inoltrandoci in quell’atmosfera acquosa, umidità trasudante dal suolo nell’aria già pregna.
Il dorso del Drago si incurva, si affossa e distende e noi lo attraversiamo su e giù per la cresta.

Terrazze sulle colline per coltivare riso. Cesellate come un gioiello, intagliate magistralmente come una scultura di marmo, luccicano tra riflessi verdi.

Avanziamo in mezzo ai gradini, inglobati in questo paesaggio fantastico. Vien quasi voglia di tuffarcisi, di ruzzolare tra le pianticelle e giocare con il Drago. Un solletico sarebbe per lui, si contorcerebbe delicatamente soffiando dal suo corpo altri sogni che cadrebbero qui e là, più o meno vicino, materia nuova mai vista.
Avanti andiamo così nella terra del Drago, stupefatti, i nostri occhi tornati ingenui, larghi e gioiosi.
Chi ci credeva più?
 
Continuiamo quindi, cammina e cammina come nelle storie antiche, verso il villaggio Yao di ZhongLiu, dove le donne arrotolano ad arte i capelli lunghissimi in copricapi tondeggianti; vanto, divertimento.

Plasma il sogno, arricchiscilo di dettagli, fallo bello.

Donne Yao si acconciano i capelli con creatività e maestria
Manciate di case di legno sparse lungo il corpo del Drago, comunità separate tra loro da ore di cammino, dalla nostra da secoli di pensieri. La gente vive così ogni giorno sulle colline del Drago, se ne nutre e se ne cura fedele ai ritmi della Terra e del Sole, abbraccia il Tempo senza mai affannarsi per contrarlo e poi, disperatamente, dilatarlo, è ignara.
Ma siamo tutti ignari.
Non voglio dimenticarmi di saltargli in groppa e cavalcare il Drago.




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