Una strana forma nel sito di Durupinar non lontano dal monte Ararat |
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Ci dicono che si tratta della famosa Arca che lì si
arenò oltre 4000 anni fa con il suo carico di uomini e animali e salvò così la
vita multiforme del mondo dalla spietatezza del diluvio.Una collina bruciata. La sua solitudine, la sua essenzialità - così spoglia e arida, senza esuberanza di vita - sono quello che mi colpiscono di più.
Ma i suoi colori giallo-ocra risplendono di sole, cioè di vita.
Una visione di luce nel silenzio della natura senza rumori di strade o di città.
L’ambiente richiama la mia attenzione, tocca qualcosa in me e mi coinvolge. Suggestione del mito o forse mi trovo in uno dei supposti luoghi energetici della Terra e vibro all’unisono con lei?
Dalla collina brulla emerge una forma affusolata, sembra la sagoma di una gigantesca fiamma di candela.
Al museo |
Tante corrispondenze pare, tra quella suggestiva formazione sulla collina e la storia che ci siamo tramandati dell’Arca.
Lo so: chi cerca trova perché spesso si fabbrica la realtà che cerca, di proposito o inconsciamente che sia. A volte tra i tanti fatti, tra le tante evidenze uno sceglie ciò che più gli conviene.
Cinica? Eretica?
Lascio le speculazioni e ritorno alla collina
giallo-ocra di sole.Qualunque sia la natura di quella forma sinuosa, Arca di Noè, imbarcazione qualsiasi, combinazione di roccia e di terra in cui gli occhi umani riconoscono fattezze familiari, questo posto riluce nel silenzio, zittisce i miei pensieri e mi porta sulle onde.
Il monte Ararat qualche decina di chilometri a nord del sito di Durupinar |
Davvero curioso! Grazie del report
RispondiEliminaGrazie a te Livio per averlo letto e per il tuo commento :)
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