sabato 18 aprile 2015

Dal dottor Ho

Il dottor Ho
Il dottor Ho Shi-Xiu ha 92 anni compiuti e ancora cura pazienti nella sua clinica a Bai Sha, un villaggio nella provincia cinese dello Yunnan.
Lo incontrai qualche anno fa, quando
era quasi novantenne. Ci aspettava nel suo laboratorio-clinica, felice di interrompere qualsiasi cosa stesse facendo per raccontarci di sé.
 
Donna Naxi a Bai Sha
Nel villaggio di Bai Sha
L’impressione fu quella di un uomo gracile, sferzato per decenni dai venti del tempo, ma in realtà incredibilmente solido e vivace. Come un piccolo, antico albero tenace ridotto al fusto e pochi rami che ancora cercano il sole e vogliono germogliare.


Quel giorno il dottor Ho ci riceve in camice bianco e cuffia di lana e, molto ospitale, ci spalanca la porta del suo studio. Si ferma al centro della prima stanza: “Ecco – ci indica con un largo gesto del braccio – qui è dove lavoro, preparo le erbe e le miscelo”.

 
Ci racconta della sua passione per la medicina che lo ha portato dall’altra parte della Cina, a Nanjing, per studiare e poi indietro al piccolo paese tra i campi dello Yunnan. Le erbe il suo più grande interesse, le loro proprietà medicinali ancora in gran parte da scoprire, sperimentando metodi e combinazioni. Le prova su di sé quando non si sente bene e poi le consiglia ai suoi pazienti.

Diventa un medico sociale, gli importa curare la gente e farla star bene, non chiede compensi se chi gli chiede aiuto non può dargliene. 
Nella “Clinica delle Erbe Medicinali del Drago di Giada delle Montagne Innevate” che lui ha fondato ci mostra anche foto e interviste che gli hanno fatto da tutto il mondo dopo che quel viaggiatore inglese famoso fermatosi per un po’ a Bai-Sha, ha parlato di lui. 

Poi distribuisce a tutti una pagina con una sua breve biografia pubblicata dal People’s Daily, nella lingua di ciascun visitatore. Sulla mia pagina in italiano c’è anche un appunto scritto più tardi a mano in inglese: 2 grams 3 times a day, 200 ml hot water, honey. Honey è anche scritto in italiano.
Mi dà il foglio insieme a un cartoccino in cui ha messo un’erba essiccata, un tonico generale, ci dice, contro la stanchezza, per sentirsi meglio.


Sono la sua energia e la sua vitalità che mi colpiscono di più: ha un entusiasmo enorme verso le sue ricerche, verso di noi che siamo andati a trovarlo, verso la vita.


La sua visione è ancora luminosa né può essere altrimenti: ha compreso che lo sperimentare è infinito, che ogni passo verso una meta ne rivela altre e dischiude un panorama nuovo.

La vita pulsa.





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